INVITO 2021 – MARINELLA SENATORE

Protagonista della mostra INVITO ’21 è Marinella Senatore, vincitrice del Premio ACACIA 2021. Le opere saranno esposte presso il museo del Novecento di Milano dal 14 settembre 2021 al 13 febbraio 2022.

In occasione di MIART e dell’Art Week 2021 promossa dal Comune di Milano Assessorato alla Cultura, il Museo del Novecento e l’Associazione ACACIA – Associazione Amici Arte Contemporanea Italiana presentano INVITO 2021, la mostra dedicata all’artista vincitore del Premio ACACIA, che per il sesto anno trova sede nelle sale del museo, consolidando la felice collaborazione tra realtà pubblica e privata, con l’obiettivo comune di conservare e approfondire lo studio delle più recenti sperimentazioni artistiche.
L’edizione del 2021 vede protagonista Marinella Senatore (Cava de’ Tirreni, 1977), artista italiana in grande ascesa, che presenta le opere Dance first think later (dipinto composto da 8 tele) e Dance first think later (luminaria), che entrano a far parte della Collezione ACACIA, donata dal 2015 al Museo del Novecento.
La pratica artistica di Marinella Senatore è molto ampia ed è caratterizzata da una forte dimensione collettiva e partecipativa, che riesce a unire tra loro la cultura popolare, la danza, la musica, la slam poetry, gli eventi di massa e l’attivismo. Attraverso l’ideazione di performance e processioni, l’artista crea momenti di vera e propria narrazione e storytelling che uniscono tematiche sociali, politiche e culturali, offrendo al pubblico spunti di riflessione per generare cambiamenti e lanciare messaggi. Le sue opere e interventi pubblici sono sempre pensati tenendo in forte considerazione l’ambiente e lo spazio in cui si sviluppano e sono aperti all’inclusione e alla partecipazione anche del pubblico, soprattutto quello locale, e degli stimoli potenzialmente infiniti provenienti dall’ambiente circostante.
L’opera Dance first think later, composta da otto elementi, fa parte del lavoro più recente dell’artista. Anziché essere un lavoro derivante da performance pubbliche, l’opera è stata concepita in studio e si sviluppa a partire dal concetto stesso di partecipazione, intesa non solo come atto performativo, ma anche come momento di riflessione. L’artista associa volutamente gli aspetti più dinamici e inclusivi a pratiche più tradizionali dell’arte, come il disegno, la scultura e la pittura. Ogni tecnica, infatti, rappresenta una modalità di narrazione. È proprio la partecipazione, intesa come concetto e non come linguaggio, che costituisce il filo conduttore della poetica di Marinella Senatore: esistono infatti infinite possibilità espressive, ma alla base ci deve essere sempre un concetto su cui impostare tutto il lavoro; anche un semplice oggetto può creare movimento in una comunità e partecipare attivamente all’interno di essa.
Si pensi anche alla serie delle luminarie dell’artista, di cui fa parte la seconda opera in mostra Dance first think later. Realizzata in collaborazione con artigiani pugliesi, l’opera offre una moderna interpretazione delle tradizionali luminarie tipiche della cultura e del folklore dell’Italia meridionale e allo stesso tempo, attraverso la citazione di un rosone barocco che diventa una ruota simile a un mantra, propone una riflessione sul concetto di architettura temporanea e “piazza universale”. Le installazioni contengono poi scritte luminose, citazioni che intendono portare il pubblico a una riflessione sui concetti di emancipazione, uguaglianza e inclusione e attivano un processo di identificazione un cui l’anti-monumento non celebra la cultura egemonica, ma omaggia il “qui e ora” della cultura contemporanea. Le parole e le luci di Marinella Senatore riescono a catturare l’attenzione dello spettatore, creando spazi di aggregazione introno a esse.

L’opera di Marinella Senatore si unisce a quelle di Mario Airò, Rosa Barba, Rossella Biscotti, Monica Bonvicini, Gianni Caravaggio, Maurizio Cattelan, Loris Cecchini, Roberto Cuoghi, Rä di Martino, Lara Favaretto, Linda Fregni Nagler, Francesco Gennari, Sabrina Mezzaqui, Marzia Migliora, Adrian Paci, Paola Pivi, Luca Trevisani, Grazia Toderi, Tatiana Trouvé, Marcella Vanzo, Nico Vascellari, Francesco Vezzoli, donate al Museo del Novecento dall’Associazione ACACIA.

 

MARINELLA SENATORE (Cava de’ Tirreni, 1977)

Nata nel 1977 a Cava de’ Tirreni, in provincia di Salerno, Marinella Senatore ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Napoli, al Conservatorio di Musica e alla Scuola Nazionale di Cinema di Roma. È un’artista multidisciplinare, la cui ricerca si concentra sui temi delle strutture relazionali e sociali delle varie culture popolari. La sua pratica artistica è molto varia e comprende performance, dipinti, collage, installazioni, video e fotografie. Nel 2012 Marinella Senatore fonda The School of Narrative Dance, una scuola nomade e gratuita che assume forme diverse a seconda dei luoghi che raggiunge e che offre un metodo alternativo e non gerarchico di educazione, basato sull’emancipazione, l’inclusione e la condivisione. Le sue opere sono state esposte in diverse sedi, in Italia e in tutto il mondo, come il Centre Pompidou di Parigi, il museo MAXXI di Roma, la Kunsthaus di Zurigo, il Castello di Rivoli, il Palais de Tokyo di Parigi, la High Line di New York, il Museo Madre di Napoli, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, la Serpentine Gallery di Londra, Palazzo Grassi a Venezia, Hayward Gallery di Londra, Queens Museum di New York, il Museum Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, Palazzo Strozzi di Firenze, il Moderna Museet di Stoccolma. Ha partecipato a molte importanti manifestazioni internazionali, come Manifesta 12 e alle Biennali di Lione, Liverpool, Atene, Shenzhen, Havana, San Paolo e Venezia. Marinella Senatore ha vinto la quarta e settima edizione dell’Italian Council, il Premio MAXXI, la fellowship della American Academy in Rome e il New York Prize.

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  1. Marinella Senatore, DANCE FIRST. THINK LATER, 2021, painting: acrylic on 8 printed canvas, cm 100 x 60 each, courtesy Collezione ACACIA e Museo del Novecento di Milano, photo credit Fabio Mantegna
  2. Marinella Senatore, DANCE FIRST. THINK LATER, 2021, luminaria: LED bulbs, wooden structure, LED flex tube, mixed media, cm 202 x 296, courtesy Collezione ACACIA e Museo del Novecento di Milano, photo credit Fabio Mantegna

15 settembre 2021